Il piede neuropatico è la maggior causa delle lesioni del piede diabetico, sia per la sua componente motoria che porta all’atrofia dei piccoli muscoli e relativa comparsa di deformità strutturali, sia a livello sensitivo che porta ad avere un piede insensibile.
Inizialmente i sintomi più comuni della neuropatia sono parestesie come formicolii, bruciori sensazione di punture di spilli o aghi, di intorpidimento fino a dolori lancinanti ed iperestesie che presentano tipicamente esacerbazioni durante la notte.
Con l’evoluzione e il peggioramento della complicanza neuropatica il paziente si sente “meglio” e si va verso la perdita della sensibilità con una tipica distruzione a calzino.
E’ evidente che l’assenza di sintomi del paziente, fa si che il piede sia più vulnerabile e solo un banale trauma può creare danni molto gravi se non curato. La polineuropatia distale motoria, inoltre, col la riduzione degli stimoli motori e propriocettivi e la limitata mobilità articolare porta ad alterati equilibri osteoarticolari e muscolari con conseguenze alterazioni da carico o permanenti.
Il risultato di ciò è l’alterato appoggio plantare con l’incapacità da parte del paziente con neuropatia, ad adattare il piede a sollecitazioni meccaniche anomale. Da ciò costituirà la formazione di aree circoscritte da sovraccarico.
E’ un dato molto rilevante la perdita di sensibilità perché è un importante segno predittivo delle ulcere del piede, è essenziale procedere a regolare l’esame neurologico a tutti i pazienti diabetici.