Le malattie e le deformità delle unghie dei piedi sono problematiche molto comuni ed invalidanti.
Si calcola che quasi tutti i soggetti sopra i 18 anni abbiamo almeno una volta nella propria vita
sofferto di una patologia ungueale
.

Che sia stata una onicocriptosi, una onicolisi da trauma o microtrauma, un ematoma, una ipercheratosi subungueale, periungueale o una onicomicosi, la patologia è da considerarsi “minore” ed è destinata ad una retitution ad integrum se gli interventi sanitari sono appropriati e tempestivi.
Un trattamento improprio, cruento o non tempestivo può cronicizzare la onicopatia e renderla di difficile se non di impossibile risoluzione.

Solo una piccola percentuale di patologie ungueali dipendono direttamente od esclusivamente da patologie sistemiche quali ad esempio psoriasi, disturbi endocrinologici, vascolari.
Esse sono prevalentemente legate a fattori intrinseci come la presenza di deformità , il conflitto con i raggi, l’utilizzo di scarpe incongrue, e presentano spesso relazioni dirette o indirette con le infezioni da tinea o altre patologie locali.
Le restanti patologie ungueali hanno comunque origine meccanica microtraumatica o dipendono da malattie congenite.

Per il medico, moltissime di queste patologie sono di difficile soluzione e vedono nel podologo specializzato spesso l’unico professionista in grado di affrontarle a di trattarne gli esiti in termini riabilitativi, anche in soggetti complicati in presenza d’infezione superficiale. Mentre il medico non può far altro che prescrivere antibiotici, antinfiammatori o demandare al chirurgo per l’avulsione parziale o totale della lamina, il podologo ha i mezzi e le conoscenze sanitarie per superare la fase acuta e affrontare la riabilitazione.

Ciò permette inoltre di affrontare una vera attività preventiva e/o di recupero funzionale, escludendo in questo modo l’avulsione che, come vedremo, non risolve il problema ma anzi complica il quadro sintomatologico residuo.

Nella formazione delle patologie ungueali troviamo al primo posto, oltre il 50%, le patologie che riguardano l’infiammazione dei tessuti molli circostanti i margini dell’unghia, dovute ad infezione o a microtrauma. , si arriva al 51% sommando l’onicocriptosi/paronichia (32%) con il 19% dell’onicofosi (ipercheratosi nei valli ungueali).

Nella statistica originale è scorporata in un unica voce la percentuale di incidenza dell’onicomicosi.
Vista la difficoltà di una diagnosi certa che escluda la tinea ed essendo invece questa spessissimo coinvolta come patologia primaria o secondaria nelle onicopatie, le onicaussi (che comprendono fra le altre patologie anche le onicomicosi) sono state accorpate alle onicogrifosi ed alle pechionichie che si riferiscono più in genere all’ispessimento abnorme delle unghie dei piedi.

Molto più distani con il 5% troviamo le atrofie ungueali e le onicomalacie (rammollimento delle unghie) per malattie sistemiche, trattamenti terapeutici o chirurgici, traumi o microtraumi; a pari dignità le picchiettature e le striature della lamina ungueale (onicoressi). Le altre patologie ungueali riguardano ad esempio le patologie tumorali e quelle generiche.

Frequenza di Patologie Ungueali %
Onicogrifosi/pachionichia 36
Onicocriptosi/paronichia 32
Onicofosi 19
Onicoatrofia/Onicomalacia 5
Onicoressi e varie 4
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